Orientamento e formazione, per l’industria conciaria italiana rappresentano strumenti di comunicazione e condivisione delle molteplici opportunità di impiego e crescita professionale che il settore offre.
Il nostro Servizio Formazione favorisce l’incontro e il dialogo tra scuola e mondo produttivo. Obiettivo: sostenere l’occupazione giovanile e garantire la disponibilità di risorse qualificate alle aziende conciarie attraverso iniziative di promozione, percorsi di formazione stilistica e programmi di istruzione tecnica.
Attività di promozione
Il nostro Servizio Formazione promuove azioni dedicate alla valorizzazione della cultura italiana della concia e della pelle, avvicinando i giovani alla realtà produttiva e alle possibilità di impiego che il settore offre, coltivando e arricchendo il legame strategico tra concerie e industria della moda.
- Amici per la pelle
Per sensibilizzare i più giovani al mondo della pelle a partire dalla scuola primaria, UNIC promuove dal 2012 il concorso nazionale “Amici per la Pelle”. Si tratta di un vero e proprio progetto didattico che coinvolge in ogni edizione oltre 1000 studenti provenienti da tutti i distretti conciari italiani per avvicinarli concretamente al mondo del lavoro e orientarli sulle future scelte di formazione. Partecipano al concorso gli studenti delle classi 2e e 3 e delle scuole medie dei 4 principali distretti conciari (Toscana, Veneto, Campania, Lombardia). Ogni anno gli studenti producono oggetti attinenti al tema assegnato, avendo cura di realizzarli rigorosamente in pelle. Una volta completati i lavori vengono esposti presso lo stand allestito all’interno dell’edizione invernale di Lineapelle. - Le belle Lettere della Pelle
Il progetto è propedeutico al concorso “Amici per la Pelle” e mira ad avvicinare i ragazzi alla pelle fin dalle Scuole Primarie. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche e le amministrazioni locali di alcuni comuni dei distretti conciari di Toscana e Campania.
- Tanning Orienteering
Progetto di orientamento scolastico e formativo, Tanning Orienteering è promosso da UNIC-Concerie Italiane, col supporto di Associazione Conciatori e Consorzio Conciatori di Ponte a Egola.
Il suo obiettivo è sensibilizzare i docenti delle scuole medie inferiori sulle opportunità professionali legate alla filiera della pelle. Allo stesso tempo, il progetto mira a informare i professori degli istituti scolastici secondari di primo grado sulle diverse opportunità di studio e sbocco professionale legate all’industria della pelle. Per questa ragione, i professori vengono coinvolti in un articolato percorso di confronto e condivisione con imprenditori, rappresentanti della filiera della pelle, economisti, mondo dell’Università, della ricerca e Istituzioni nazionali.
- Formazione stilistica
Dedicati ai giovani designer e studenti delle più prestigiose scuole e istituti di moda, i progetti di formazione stilistica curati dal nostro Servizio Formazione coinvolgono numerose istituzioni in altrettante iniziative:
- LP Fashion Studio
Il Servizio organizza presso l’innovativo show room LP Fashion Studio lezioni e visite per accademie, scuole moda, istituti per la formazione professionale e delegazioni (nazionali ed estere) dedicate ai numerosi linguaggi creativi della moda pelle negli ultimi 30 anni. Lo spazio offre una panoramica internazionale sulle tendenze del passato e quelle del futuro e rappresenta una risorsa viva e unica al mondo per tutti i designer e i ricercatori dell’area pelle. Il progetto nasce per essere in continua evoluzione. Si aggiorna e si modifica di pari passo con le tendenze delle stagioni, pur mantenendo solida la sua area “storica” e di archivio. L’intenzione è quella di creare uno scambio continuo fra la creatività degli stilisti e le loro sperimentazioni.Programma corso scuole (clicca per aprire)
Course details (click to open)
- Stage
UNIC ospita periodicamente in stage ragazzi provenienti da diversi istituti.
Formazione tecnica e merceologica
I corsi sono rivolti a tutte le figure professionali operanti nei diversi settori di destinazione d’uso della pelle (calzatura, pelletteria, interni auto e arredo, abbigliamento, etc) con l’obiettivo di approfondire le conoscenze sul materiale e fornire maggiore consapevolezza nella scelta e nell’utilizzo delle varie tipologie di finito.
Alcune tematiche sono rivolte agli addetti vendita di articoli in pelle.
I corsi possono essere interaziendali o su richiesta della singola azienda. Contenuti, durata e modalità di svolgimento possono essere personalizzati per soddisfare esigenze specifiche.
Attività culturali e di mecenatismo
Il catalogo del rapporto di UNIC – Concerie Italiane con l’arte e la cultura è ricco, diversificato e si compone di attività continuative e progetti unici.
Si può iniziare citando, il volume “La Conceria Italiana dal Medioevo ad Oggi”: 3.000 copie, di cui 300 rilegate in cuoio, inviate a studiosi, università, biblioteche che UNIC pubblica nel 1994. Si tratta di un volume ambizioso e importante (i cui capitoli vengono affidati ad alcuni studiosi di Storia Economica e Sociale), poiché si pone l’obiettivo di colmare un vuoto storiografico relativo al peso che l’attività conciaria ha sempre avuto, in Italia, a livello manifatturiero e sociale. “La Conceria Italiana dal Medioevo ad Oggi” parte dal presupposto che l’arte conciaria sia un fatto di civiltà, approfondendone l’evoluzione dall’XI secolo ai primi del ‘900 in Piemonte, Lombardia, Veneto, Sardegna, Toscana, Marche e regioni del Mezzogiorno e si basa sulla consapevolezza – come si legge nell’introduzione del volume – che quello conciario è “un mestiere che ha sempre avuto una tradizione e, quindi, deve saper documentare e trasmettere il proprio passato.
Nel 2001 realizza il libro “La pelle e le sue magie nel regno delle fiabe”, raccolta di racconti celebri contenenti importanti riferimenti alla pelle, arricchito da tavole originali del celebre illustratore Ferenc Pintér e omaggiato alle scuole elementari dei distretti conciari.
Nel 2010 UNIC collabora con l’Associazione Italiana per la Terminologia – Accademia della Crusca – CNR – per attività di chiarimento su errori ed inesattezze del lessico moderno (dizionari della lingua italiana, Wikipedia) circa i lemmi riferiti ai prodotti di riferimento del settore conciario.
Nel 2011 partecipa al restauro del Palazzo Ducale di Venezia e avvia il concorso artistico/creativo Amici per la Pelle, rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori presenti nei distretti conciari italiani per i quali il concorso diventa una vera e propria attività didattica curriculare.
Nel 2014 UNIC collabora con la compagnia Jas Art Ballet delle étoile della Scala Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, per l’allestimento dello spettacolo di danza Il Mantello di Pelle di Drago e la creazione dei costumi di scena in pelle. Lo spettacolo sale sul palcoscenico di due tournée in Italia, oltre che al Lincoln Center di New York e al London Palladium Theatre di Londra.
Nel 2016 promuove allo studio “Le parole di un’arte” di Maria Teresa Zanola (Professoressa Ordinaria di Lingua e Traduzione Francese presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore) sul patrimonio di tecnologie e di esperienze del mestiere del conciatore. Il progetto prende avvio dalle carte di Leopodo de’ Medici datate 1650 e si esplicita anche nella performance “Le parole di un’arte” con Giancarlo Giannini.
Nel 2018 partecipa al progetto Rivelazioni – Finance for Fine Arts, promosso da Borsa Italiana, sostenendo il restauro del dipinto La Giuditta di Nicolas Régnier.
Nel 2019 finanzia, nell’ambito del progetto Art Bonus, il restauro dell’Orthopascha, manoscritto del ‘500, realizzato con fogli in pergamena e rilegatura in cuoio. Conservato presso la Biblioteca Marciana di Venezia, contiene la dissertazione in latino sulla riforma del calendario composta nel 1508 dall’umanista ferrarese Pellegrino Prisciani. Grazie al sostegno di UNIC – Concerie Italiane, il restauro consente all’Orthopascha di risolvere i danni causati dal tempo e dagli insetti alla copertina, alle pagine e alle cuciture, allentate e a rischio di strappo.
Nel 2023 UNIC sostiene il progetto espositivo e museale Le Vie dell’Acqua a Mediolanum coordinato dal Civico Museo Archeologico di Milano, essendone coinvolta in prima persona, visto che parte dell’allestimento e del volume trattano del ritrovamento di una conceria di epoca romana, contemporanea a quella di Pompei, sotto Piazza Meda, nei pressi del Teatro alla Scala.
Ancora nel 2023 promuove il Laboratorio del Sogno, attività di edutainment inserita nel programma del Festival dei Due Mondi di Spoleto, attraverso la quale si prefigge – come in altre occasioni, sia in Italia che all’estero – di promuovere l’antica arte del guanto in pelle.
È evidente lo scopo di queste attività: non solo valorizzare il proprio settore e il suo materiale di riferimento – la pelle -, ma anche ampliare l’impatto positivo della conceria italiana oltre il proprio contesto settoriale. In questo senso, nel novero di tutti questi progetti, ne spiccano due che dimostrano come l’impegno culturale di UNIC rappresenti un indiscutibile unicum.
Il primo progetto è il protagonista di un volume pubblicato nel 2025 e disponibile in formato digitale sfogliabile in lingua italiana a questo link (https://cultura.unic.it/books/la-conceria-di-pompei/) e in lingua inglese a questo link (https://cultura.unic.it/books/the-tannery-of-pompei/). È il progetto che ha portato UNIC alla vittoria del Corporate Art Award nel 2018. Il suo punto di partenza è lontanissimo nel tempo. Siamo nel 79 d.C. Il Vesuvio esplode e seppellisce sotto le sue ceneri Ercolano e Pompei. Il passo successivo è datato 1873. All’interno degli scavi di Pompei (presso Porta Stabia, nel quartiere dei teatri e delle botteghe) viene scoperta e parzialmente riportata alla luce una conceria. Occorre attendere il 1950 perché lo scavo venga completato, rivelando qualcosa di stupefacente. Un’abitazione con annessa area di concia delle pelli: un porticato diviso in 6 scompartimenti separati da 5 tramezzi, in 3 dei quali è murata la conduttura che portava acque alle giare; 15 vasche circolari in muratura, rivestite di cocciopesto, con foro di carico e scarico, 12 delle quali per la concia al vegetale di pelli grandi e 3 per quella all’allume di rocca di pelli piccole; un triclinio con tavola centrale decorata da un mosaico iconico per l’intero Parco Archeologico di Pompei: il Memento Mori, oggi conservato al Museo Archeologico di Napoli insieme agli gli strumenti da lavoro ritrovati durante gli scavi.
Nel 2008 entrano in scena UNIC e Lineapelle che sottoscrivono una convenzione con la Soprintendenza di Napoli e Pompei per il restauro del complesso conciario, investendo nel progetto circa 250.000 euro.
Nel febbraio 2018, il progetto entra nella seconda fase che deve portare la conceria a essere fruibile dai visitatori di Pompei, mettendo in sicurezza il percorso che conduce alla struttura, dando vita a un museo a cielo aperto dove fare esperienza del valore storico, culturale e formativo dell’attività conciaria.
Nel 2023, a fine giugno, la conceria restaurata di Pompei apre al pubblico.
Il secondo progetto è editoriale, nasce nel 1893 e, nel corso di oltre un secolo di storia – esclusi gli stop imposti dalle due guerre mondiali –, da strumento di informazione commerciale e condivisione culturale riferito esclusivamente al settore conciario si impone come piattaforma di comunicazione indispensabile per tutta la filiera che gravita attorno alla produzione e all’utilizzo della pelle: dai fornitori delle concerie ai clienti di ogni tipologia merceologica e segmento di mercato.
La testata La Conceria (https://www.laconceria.it/) fin dal primo giorno si distingue in modo ben circostanziato dal tipico house organ settoriale.
Nasce nel 1893 non solo per condividere i listini commerciali della materia prima.
Viene fondata per raccontare, informare, attivare dibattiti, fare opinione.
Creare cultura.
Fin dal primo numero, ogni parola è filtrata da una competenza giornalistica che ancora oggi ne rappresenta il tratto professionale identitario che le permette – pur avendo mantenuto la storica edizione cartacea (ora mensile) distribuita solo su abbonamento – di raccogliere i frutti di una migrazione digitale che, nell’ultimo decennio, l’ha portata a raggiungere una diffusione organica in continuo accrescimento, testimoniata dai numeri totalizzati nel 2024, anno in cui il portale www.laconceria.it ha totalizzato quasi 5 milioni di visualizzazioni di pagina, 18 milioni e mezzo di interazioni, coinvolgendo e fidelizzando 1 milione e 800mila utenti unici.
Edita da Lineapelle, La Conceria è un esempio di come un comparto industriale a forte matrice artigianale sia in grado da più di 130 anni di approfondire in modo ampio e capillare temi che spaziano dalla cronaca settoriale agli scenari macroeconomici, diffondere la propria cultura, disseminare il senso e l’importanza dell’eccellenza manifatturiera italiana.
A dimostrazione che per UNIC fare cultura non è solo una responsabilità. È una risorsa che genera coinvolgimento, condivisione e che produce valore. In altre parole: è uno strumento di sviluppo, perché “arte e cultura sono strumenti in grado di produrre innovazione in un modo nuovo, più umano e meno formale”. A sostenerlo, è Kaleidos, il laboratorio di impatto sociale di Banca Ifis, istituto di credito italiano specializzato nel supporto finanziario alle imprese. Kaleidos si dedica alla promozione di attività ad alto impatto sociale a favore delle persone e delle comunità, con un’attenzione particolare alla cultura e dal 2020 promuove una piattaforma culturale d’impresa chiamata Economia della Bellezza. Partendo dal presupposto che “arte e cultura sono asset strategici di competitività”, Kaleidos nel 2024 ha inserito UNIC – Concerie Italiane e Lineapelle tra i suoi case history, accanto alle esperienze progettuali di Sanlorenzo Yachts, Ferragamo, Pirelli Hangar Bicocca, CCIAA-MILOMB con Triennale Milano, Kartell. Un risultato molto significativo perché amplia la prospettiva mecenatistica della conceria italiana e ne conferma la propensione a investire in arte e cultura non solo per migliorare la propria reputazione e autorevolezza. “In base al nostro studio – spiegano da Banca Ifis –, chi investe in questi ambiti non solo è più performante e competitivo. Portare la bellezza all’interno delle aziende, a beneficio dei dipendenti e di tutti gli stakeholder genera una ricaduta sul benessere della comunità e dei risultati economici”. La Bellezza – rigorosamente con la B maiuscola – va, quindi, “intesa come valore collettivo”. In quanto tale, probabilmente non salverà il mondo, ma sicuramente può renderlo un luogo migliore.